I dieci consigli
Regolate i termostati per una temperatura interna di non oltre 20°C, e se avete un impianto con cronotermostato impostate temperature più basse per le ore notturne e per quando siete fuori casa.
Se avete già installato le valvole termostatiche ai termosifoni, regolatele su temperature più basse nella zona notte.
Ispezionate i serramenti, specie se vecchi, per individuare spifferi e chiuderli utilizzando fasce adesive in materiali isolanti.
Provvedete alla verifica (obbligatoria con cadenza biennale) dell’impianto termico e dei fumi, anche per evitare sanzioni;
Regolate la temperatura dell’acqua calda sanitaria a 40° C e, se avete uno scaldacqua o una caldaia elettrica, sostituitela con un impianto a gas, usando modelli ad alta efficienza (a condensazione per le caldaie).
Se avete un impianto autonomo, regolatelo alla temperatura dell’acqua più bassa possibile, e comunque sotto i 50°C: eviterete l’annerimento di pareti e soffitti e ridurrete l’inquinamento indoor;
Effettuate il ricambio d’aria spalancando le finestre solo per pochi minuti, scegliendo se possibile le ore del primo pomeriggio.
Al calar del sole, chiudete serrande e tapparelle.
Collocate pannelli isolanti all’interno delle casse degli avvolgibili, tra i termosifoni e le pareti esterne, ed eliminate tutto ciò che può ostacolare la circolazione dell’aria tra gli elementi riscaldanti e al di sopra del termosifone.
Non dimenticate i consumi elettrici: se avete ancora lampade a incandescenza o alogene, sostituitele con luci a led di buona qualità, scegliete nuovi elettrodomestici solo in classe A o superiore, ricordatevi di spegnere gli stand by, aprite lo sportello del frigorifero solo per lo stretto indispensabile.
Seguendo questi consigli sono possibili risparmi anche del 15% sulla bolletta energetica: un vantaggio per nulla trascurabile per famiglie, imprese ed enti pubblici, anche se il vero affare continua a essere quello della ristrutturazione energetica dell’intero sistema edificio-impianto, soprattutto in presenza degli incentivi che il Governo ha promesso di ripristinare con la legge di stabilità. Pianificare la ristrutturazione energetica dell’edificio in cui si vive significa prima di tutto vivere meglio, in una casa decisamente più confortevole e nel rispetto dell’ambiente. Grazie agli interventi di riqualificazione, possiamo mantenere sott’occhio i consumi, perché in un edificio energeticamente riqualificato le bollette si riducono anche oltre il 50%, e si rivaluta il proprio patrimonio più importante, la casa in cui si vive. Il mercato delle abitazioni è diventato sempre più selettivo e oggi un edificio energeticamente scadente è oggettivamene molto più difficile da vendere, se non a fronte di forti riduzioni di prezzo”.
Il 15 ottobre 2015 entrerà in vigore il nuovo libretto d’impianto, che, rispetto ai precedenti controlli previsti per legge dal D.P.R. 74/13, prevede due grandi novità.
La prima è che nel libretto verranno registrati tutti gli impianti presenti nelle abitazioni degli italiani: non più solo caldaie e sistemi di riscaldamento, dunque, ma anche sistemi di climatizzazione, impianti solari e così via.
La seconda è che, accanto all’efficienza degli impianti, questa nuova disposizione prevede una diagnosi completa che ne andrà a verificare sicurezza, salubrità e igiene.
Ma cosa devono fare le famiglie per richiedere il nuovo libretto? Quanto costa? Quali sono le sanzioni per chi non effettua gli interventi? Chi deve pagare il controllo e la manutenzione?
Obbligatorio il nuovo libretto d’impianto
A partire dal 16 ottobre sarà obbligatoria:
– la presenza del nuovo libretto di climatizzazione per tutti gli impianti (sia esistenti che di nuova installazione; art. 1);
– la compilazione del “Rapporto di efficienza energetica” in occasione degli interventi di manutenzione e di controllo sugli apparecchi di climatizzazione invernale di potenza utile nominale maggiore di 10KW e di climatizzazione estiva di potenza utile nominale maggiore di 12 KW con o senza produzione di acqua calda sanitaria (art. 2).
Il 15 ottobre 2015 entrerà in vigore il nuovo libretto d’impianto, che, rispetto ai precedenti controlli previsti per legge dal D.P.R. 74/13, prevede due grandi novità.
La prima è che nel libretto verranno registrati tutti gli impianti presenti nelle abitazioni degli italiani: non più solo caldaie e sistemi di riscaldamento, dunque, ma anche sistemi di climatizzazione, impianti solari e così via.
La seconda è che, accanto all’efficienza degli impianti, questa nuova disposizione prevede una diagnosi completa che ne andrà a verificare sicurezza, salubrità e igiene.